PAOLO SARPI, SOPRA L’OFFICIO DELL’INQUISIZIONE

Autore/Curatore: PIN Corrado

Nel capitolare steso su commissione del Senato nel 1613 per uniformare in tutto il Dominio la condotta dei rappresentanti pubblici presso i tribunali del Sant’Ufficio, Paolo Sarpi confermava, con rimandi alla legislazione governativa, la peculiarità tutta veneziana dell’«Ufficio dell’eresia […]non dependente dalla corte romana». Ma la realtà si presentava ben diversa, e il consultore teologo in un serrato commento a quel ‘capitolare’ esortava la classe dirigente ad «aprir gli occhi» era stato un grave errore affidare al solo papato il «mantenimento della religione»; il Sant’Ufficio altro non era che il grimaldello della corte romana pere farsi «arbitra d’ogni governo», minando la sovranità delloStato e permettendo agli ecclesiastici di «farsi assoluti patroni dei libri». Dopo la morte di Sarpi, il consulto-trattato, fatto uscire clandestinamente dalla Cancelleria segreta, sia pur in una versione non definitiva, circolerà per l’Europa in numerose edizioni in più lingue, divenendo modello di riferimento storico e politico a quanti in seguito scriveranno ‘contro l’Inquisizione?. La presente edizione riproduce per la prima volta il testo originale, contestualizzandone la travagliata genesi.

47,00 

  • Spedizione gratuita
  • Collana: Varie – Atti Convegni
  • Pagine: 383
  • Lingua: italiano
  • Anno di pubblicazione: 2018
  • Editore: IVSLA
  • ISBN: 9788895996813

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